Made-to-measure

Con questa espressione si indica l’abito che nasce da un modello prestabilito – uguale per tutti e diviso per taglie – che viene adeguato alle necessità del cliente quanto alle lunghezze, alle larghezze e ai dettagli, che variano in base alle caratteristiche fisiche dello stesso.
 
Generalmente si fa indossare al cliente un capo campione (diviso per taglie progressive), segnando su questo le eventuali modifiche da apportare sul cartamodello di base, modificato all’occorrenza.
 
Il progresso tecnologico, oggi, permette di agire anche su dettagli quali il lato basso e l’accollatura, prerogativa un tempo solo della lavorazione “bespoke”.
 
Il made-to-measure è la scelta perfetta per chi desidera un abito di lavorazione sartoriale con una modalità di consegna smart e dinamica, pronto all’uso quasi nell’immediato.

bespoke

Quando si parla di bespoke vero e proprio, invece, si indica un procedimento che parte dalle misure anatomiche del cliente, dove un sarto taglia il tessuto da zero dopo averlo segnato col gesso e, sempre in base alle misure del committente, crea un modello specifico appositamente per lui. Questo procedimento sartoriale richiede diverse prove in atelier e una consegna finale. 
 
Il bespoke, per ovvi motivi di lavorazione, richiede anche tempi più lunghi e di conseguenza costi maggiori. 
 
Il bespoke è la scelta favorita da chi vuole regalarsi un abito unico nel suo genere, vivendo anche da vicino l’esperienza sartoriale in tutti i suoi step, come si usava una volta, con le sue tempistiche e le sue attenzioni.

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